Rodolfo Betti - Militaria

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Rodolfo Betti

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Rodolfo Betti

Elevato esempio di generosità, di altruismo, di fedeltà agli ideali fu il sacrificio di quest'Ufficiale del Servizio di Amministrazione assegnato al 129° Rgt. f. "PERUGIA" organismo, quest'ultimo, che in territorio albanese dovette subire l'onta del disarmo insieme all'intera omonima Divisione in cui era inquadrato.

Decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare fu barbaramente fucilato insieme ad un altro Ufficiale del Corpo: il Ten. amm. Antonio GABALDO (Medaglia d'Argento al Valor Militare).

Motivazione per l'assegnazione dell'onorificenza:


"Direttore dei Conti, dopo l'Armistizio dell'8 Settembre 1943, partecipava valorosamente con il proprio Reggimento alla guerriglia contro i Tedeschi.Catturato insieme ad altri Ufficiali venne escluso, perché appartenente ai servizi, da coloro che dovevano essere fucilati per la resistenza opposta ai nazisti. Presente alla strage dei propri colleghi, non esistette al pensiero di poter sopravvivere alla immane tragedia, e, portandosi con energica fierezza avanti a tutti, prese il posto di un altro Ufficiale, gridando ai massacratori: <<Voglio cadere dove è caduto il mio Colonnello>>. Nel momento in cui cadeva crivellato dal piombo tedesco, trovava ancora la forza di gridare <<Viva l'Italia>>. Fulgido esempio di sacrificio, di dedizione al dovere e di amor di Patria".


(Monte Gallarate Albania, Ottobre 1943)


 
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