L'Ufficio della Veedoria Generale - Militaria

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L'Ufficio della Veedoria Generale

Amministrazione > La storia > Lo Stato Sabaudo
Vittorio Amedeo I Duca di Savoia (1587-1637)

Durante la reggenza di Vittorio Amedeo I, Duca di Savoia, nel 1631 fu ufficialmente istituita la figura dell'antesignano di tutti gli Ufficiali di Amministrazione: il Veedore Generale, denominazione derivata dello spagnolo veador, cioè controllore.

L'ufficio di Veedore Generale risulta, tuttavia, per la prima volta dalla Regia Patente di nomina di un tal Giovanni Antonio Mauro del 10.01.1561.

Al Veedore Generale spettava infine il compito di controllare tutti gli impegni assunti in ordine alle milizie. Compito che si articolò nel corso del tempo specificandosi variamente rispetto alle mansioni esplicate dal Contadore e dal Tesoriere di milizia.


I loro ruoli vengono chiariti e riassunti nella "Dichiarazione di Madama Reale in ordine alle incombenze degli officii del veedore e del contadore generali" del 21.09.1676.

Con questo provvedimento a firma della reggente del Ducato di Savoia alla morte di Carlo Emanuele II, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours (1644 – 1724), madre del futuro Re di Sardegna di Vittorio Amedeo II , si definirono i compiti del Veedore nella scelta e nell'approvazione dei soldati di fanteria e di cavalleria, nel controllo dei ruoli redatti al Contadore e nella preordinazione agli Ufficiali del soldo.


 
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