Il fregio - Militaria

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Il fregio

Amministrazione > I segni distintivi > L'uniformologia

Il fregio del disciolto Corpo di Amministrazione ha subito alcune variazioni nel corso dei tempi.

Il Regno d'Italia

Durante gli anni del Regno d'Italia il fregio era assai semplice ed accomunato, per la tipologia degli elementi che lo componevano, a quelli di tutti gli altri Corpi Logistici: era composto da una stella a cinque punte caricata della Corona Regia con al centro un tondino nero montante la Croce della Real Casa.

Cappello M33 da Capitano Amministrazione
La Repubblica (1948-1992)

Con l'avvento della Repubblica, a seguito delle Circolari n. 523/48 e 210/50 dello Stato Maggiore dell'Esercito, venivano apportate delle leggere modifiche quali l'eliminazione della Croce della Real Casa e la sostituzione della Corona con quella di tipo turrito con merli alla guelfa.

Permaneva, quindi la stella a cinque punte con al centro un tondino smaltato nero: se applicato al basco, il fregio era montato su un cerchio metallico lucido.

Sul copricapo in dotazione alle Truppe Alpine, invece, il fregio, privo della corona turrita d'oro, era sormontato da un'aquila ad ali spiegate rivolta a sinistra (dell'osservatore).

Fregio Corpo di Amministrazione per basco al 1992
Fregio Corpo di Amministrazione per berretto rigido fino al 1992
Fregio Corpo di Amministrazione per berretto rigido dal 1992
Fregio Corpo di Amministrazione per berretto rigido dal 1992
Fregio Corpo di Amministrazione Truppe Alpine
La Repubblica (1992-1998)

I cambiamenti si notarono di più con la riforma del fregio avvenuta nel 1992, quando la stella a cinque punte venne privata del tondino smaltato nero e ridotta.

Incrociate nella parte centrale non visibile della stella, s'incontravano una sciabola in sbarra ed una penna d'oca in banda che poggiavano la prima, l'elsa su un ramo di foglie di quercia e la punta su un ramo di foglie di d'alloro, viceversa la seconda, la punta su un ramo di foglie di quercia e la coda su un ramo di foglie di d'alloro.
La stella era, infine, caricata della corona turrita.

Il nuovo fregio si caricava, dunque, di profondi significati: alla militarità secolare (la stella e la torre) di un Corpo di soli Ufficiali (la sciabola) si affiancava l'intellettualità dello strumento lavorativo quotidiano (la penna): esse s'incrociavano sostenute dalla forza della tradizione (il ramo di foglie di quercia) e dell'invitto valore (il ramo di foglie di d'alloro).

 
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